PRODUZIONI CULTURALI
TRA TRADIZIONE E IPERCONTEMPORANEITÀ

Arte Pubblica

Concepito come un viaggio collettivo, un invito a condividere una pratica di coesistenza che individua nel rapporto tra l’abitare umano e la vita delle altre specie un imprescindibile ambito di ricerca,  il festival è un percorso itinerante che attraversa di borgo in borgo le tradizioni,  le memorie, i percorsi di resistenza, le fragilità dei territori e per estensione del pianeta, riattivando trame millenarie.

Agli artisti è stato chiesto di “attraversare” i territori, infrangendo confini, secondo un disegno circolare capace di connettere i borghi tra loro, prima nelle fasi di residenza precedenti al festival, e poi collettivamente con i partecipanti durante la manifestazione conclusiva. 

Con un sistema di peregrinazioni e soste vengono ripercorsi racconti millenari e attraversati i sistemi di produzione locale legati alle specifiche peculiarità dell’artigianato rivisitate dalle pratiche artistiche contemporanee attraverso le  prospettive e le trame di un’ecologia planetaria.  Ogni artista in residenza scriverà un percorso situato e corale riattivando specifiche forme di produzione e riti, coinvolgendo i gruppi e i laboratori locali, gli artisti, i produttori in un sistema connettivo.

Epicentro del festival sarà Orani da cui prenderà avvio l’attivazione dei territori con Cristian Chironi che si insedierà nella ex Caserma attraverso una mostra personale e racconterà performativamente le connessioni attraverso dialoghi radiofonici  condotti tra le strade al volante della 127 che da Orani lo conduce concettualmente nei percorsi di My House is a Le Corbusier per riportare le policromie dell’architetto svizzero tra le strade barbaricine e amplificare le narrazioni che il festival crea. 

Legata dal filo rosso che connette il rapporto tra architettura, arte e ambiente in apertura si innalzerà sui cieli di Orani l’installazione partecipativa Aerocene concepita da  Tomàs Saraceno,  un’opera collettiva costituita da un pallone aerostatico, frutto di un lavoro corale come un invito a partecipare alla sfida per la costruzione di una Mappatura contro l’estinzione, in un’ottica open-source e collaborativa che traccia un momento simbolico di elevazione attraverso la cura del territorio.

Durante l’inaugurazione una preview della performance dell’artista Andreco, impegnato nell’attivismo ambientalista, condurrà al Museo Nivola.

Il giorno 3 agosto sempre a Orani Enzo Cosimi presenterà nella folgorante location di Campu Santu Vezzu. Coefore in Barbagia, un’indagine sulle danze mediterranee ispirate alla tragedia greca con particolare riferimento al ruolo del femminile e dei modelli matriarcali in un percorso partecipativo e di contaminazione che vedrà il coinvolgimento di danzatrici di ballu tundu del territorio. Starring della performance la musicista Lady Maru, attiva tra Roma e Berlino, che innesterà le sonorità dark techno con la densa musicalità dei cori tradizionali. 

Il festival si sposta a Ottana dove Andreco, artista e ingegnere ambientale, affascinato dalle capacità di risanamento degli organismi vegetali, con la sua parata per l’ambiente metterà al centro la questione dell’importanza delle piante nel ripristino ambientale e della fitodepurazione delle acque. Rifletterà attraverso un percorso connettivo con le maschere e le danze tradizionali la frattura di un dialogo con l’ambiente, rileggendo un territorio che a seguito della chiusura dell’impianto Enichem si pone con forza il tema delle dimissioni e del futuro di zone post-industriali dopo l’abbandono delle campagne. Andreco, da anni impegnato nel Climate Art Project, coinvolgerà enti e istituzioni per ripensare la relazione tra borgo e spazio industriale, per costruire un canto e un cammino corale rituale attraverso la collaborazione con i Cori locali.

Al messicano Carlos Amorales spetterà un dialogo con le maschere  e le danze, attraversando il tema del lavoro e della lotta contro la disoccupazione. Amorales realizzerà un’opera video che indaga il tema delle tensioni sociali attraverso il reenactment di passate e nuove ritualità, connettendo le tradizioni di Mamoiada e Ottana. 

Agli adolescenti e con la loro partecipazione sarà invece rivolta la performance Spirit di Mara Oscar Cassiani, il 5 agosto a Mamoiada: un viaggio basato sul passaggio dalle maschere tradizionali vernacolari della Sardegna verso i rituali contemporanei giovanili contemporanei, Premio Digital Live, Romaeuropa. ll progetto  Un’analisi spettacolare e installativa che si attiva attraverso una commistione del ritmo della trance del rito tradizionale con quello della musica elettronica digitale.

 Con un dialogo interspecie che interroga l’allevamento dei bachi da seta e i saperi in estinzione, Claudia Losi ricerca a Orgosolo le sonorità e le tradizioni tra l’artigianato, il cucito e il ricamo. Sarà invitata a lavorare sulle relazioni che a partire da questo animale piccolissimo si generano nel mondo, attivando così la comunità di donne tessitrici di Orgosolo, generando con loro non solo trame tessili, ma anche narrazioni, favole,  rinsaldando attraverso la pratica del tessere narrazioni e relazioni (anche in forma simbolica) con la comunità. Il canto femminile sarà al centro di una ricerca che si colloca all’interno di una più ampia mappa di voci e cammini corali che si attivano nelle maglie del lavoro condiviso, del tempo orizzontale cui la vita di questi territori apre. 

Si ritorna il 7 a Orani per la festa finale, in un atto di riconnessione che si amplifica grazie alla presenza di Fabio Saiu, che nell’avviare la sua residenza indaga la relazione tra fotografia e natura e quella dell’artista e performer Gianmarco Porru che riflette sulla nozione di abitare temporaneo e di teatro continuo, attraverso la costruzione di un teatro artificiale destinato a ospitare incontri, confronti e perfomance. 

Cori, artigiani, maschere, e performer convergeranno nel borgo per ripensare e rivivere insieme la coralità.

Suoni dalla Barbagia

I suoni della Barbagia è il programma musicale interamente dedicato ai suoni alle musiche e ai canti. A cura del teatro lirico saranno organizzati quattro concerti; il 2 Agosto ad Orani, Il 4 Agosto ad Ottana, il 5 Agosto a Mamoiada e Il 6 Agosto ad Orgosolo. I concerti saranno per pianoforti e voci con interpreti di altissimo spessore e con un repertorio che spazia da quello più classico tipico delle fondazioni liriche sinfoniche e una scelta di brani del repertorio sardo, musica colta ma di ispirazione popolare. All’interno di queste serate verranno ospitate le esibizioni dei gruppi locali.

Open call produzione e logistica

La produzione del Festival crede fermamente nell’idea che questo progetto possa offrire la straordinaria opportunità di vivere sul campo esperienze di formazione professionale a quelle figure che, per impavida vocazione, desiderano misurarsi con l’enorme sfida che la responsabilità dei ruoli di organizzazione comporta. Tale sfida sarà portata avanti attraverso il punto di vista privilegiato del dialogo orizzontale con un team ispirato di organizzatori e professionisti dietro le quinte con l’invito ad abbracciare con umiltà e apertura la meravigliosa complessità dei processi artistici e organizzativi. Le potenziali figure, affiancheranno singolarmente la residenza di un progetto artistico con la guida continuativa e incessante del team di produzione.