protagonisti

Sardarch

Spin-Off dell’Università di Cagliari come società cooperativa interdisciplinare di progettazione e ricerca che studia fenomeni di trasformazione urbana e territoriale e propone strategie per l’ambiente urbano con la partecipazione attiva dei cittadini. Attualmente diretto da Nicolò Fenu e Matteo Lecis Cocco-Ortu promuove forme di ricerca-azione attraverso la co-progettazione, la pianificazione urbanistica e processi di sviluppo locale che mettano al centro le esigenze delle persone e dei territori.  Oltre alla pianificazione urbanistica intesa come processo basato sulla partecipazione attiva e sulla consapevolezza dei valori del paesaggio e a progetti prettamente architettonici, l’azione progettuale si caratterizza in interventi di sviluppo locale comunitario e sullo spazio pubblico raccolti nei libri “Verso un’urbanistica della collaborazione”, “Spop Istantanea dello Spopolamento in Sardegna” e “Barbagia. Arcipelago Italia”.

Aerocene di Tomàs Saraceno

Aerocene è una comunità artistica interdisciplinare che collabora per concepire nuove modalità di sensibilità ecologica, riattivando un immaginario comune legato a una collaborazione etica con l’atmosfera e l’ambiente, in un’epoca caratterizzata dall’assenza di confini e combustili fossili. Sviluppando, testando e lanciando in modo collaborativo sculture aerosolari, Aerocene cerca di aprire l’immaginazione verso un cloudscape emergente, slegando una nuova era di sintonia planetaria, ripristinando l’equilibrio termodinamico della Terra, libero da confini, libero da combustibili fossili.

Per raggiungere questi obiettivi nel 2015 Tomás Saraceno ha creato la Aerocene Foundation, che lavora a stretto contatto con una comunità internazionale di scienziati e attivisti. Già nel 2012 l’artista si era affidato ai ricercatori del MIT Center for Art, Science & Technology (CAST) per trovare risposta a una delle sue domande (apparentemente) utopiche: “è possibile compiere un volo intorno al pianeta Terra usando come unica risorsa energetica il Sole?”. La comunità di Aerocene è attiva in 126 paesi composta da membri della comunità che fluttuano su sei continenti in quarantatre paesi diversi, partecipa sia a terra che nei campi della scienza e della politica. Con 6.700 minuti in aria senza carbonio e trentatré Museo Aero Solar costruiti in tutto il mondo, Aerocene cerca attivamente di concepire nuove modalità di sensibilità, riattivando un immaginario comune verso una collaborazione etica con l’ambiente e l’atmosfera. Attraverso l’app Aerocene centinaia di membri della comunità Aerocene hanno effettuato 4747 voli virtuali, percorrendo 137.757.302 km senza carbonio.

 

Cristiana Arangino

Designer, dopo gli studi accademici in Haute Couture a Roma, dal 2003 è l’anima creativa dell’Atelier “Cri Cri”, fashion lab indipendente nel cuore di Cagliari, dove realizza e propone abiti e accessori femminili ironici e innovativi. Dal 2006 insegna fashion design, e dal 2015 collabora con l’istituto Europeo di Design di Cagliari, come docente nei corsi di moda e art director in workshop e creative days. Negli anni collabora con il teatro e partecipa a mostre e fiere internazionali. Ha curato personalmente diversi laboratori creativi per bambini, in diverse edizioni del festival letterario L’isola delle storie di Gavoi, a Cagliari e a Olbia.

Associazione Culturale Armonias

Scopo dell’associazione, costituitasi nel 2012, è lo studio, la ricerca e la pratica del canto corale e della musica in genere con particolare riguardo alla tradizione popolare. Nel 2016 ha portato avanti un lavoro di ricerca, col patrocinio di Regione e Comune, conclusosi con la realizzazione di un Libro/Cd “Prendas” che racchiude melodie popolari femminili della tradizione mamoiadina e che, nel 2018, è stato oggetto di un video “Prendas. Coro de sas eminas” all’interno del progetto Tottu a Iscola e visibile sul canale You Tube. Nel settembre 2017 il coro femminile Prendas ha partecipato al Festival Internazionale MRF a Praga. In questi anni oltre a collaborare fattivamente ad iniziative proposte dal Comune e/o altre Associazioni paesane quali Tappas in Mamujada, Voci d’Europa, raccolta fondi Telefono Azzurro, attraverso il Coro femminile Prendas si dedica alla realizzazione di due eventi annuali: la rassegna estiva “Armonias de Istiu” e il Concerto di Natale.

Associazione Interculturale NUR

Agenzia regionale di invio e coordinamento nel quadro del programma “Gioventù in Azione” della Commissione Europea. È una organizzazione non profit impegnata nei settori dell’educazione non formale e dell’interculturalità, e promuove eventi culturali, esperienze formative e canali di diffusione delle informazioni per i giovani in Sardegna.

Luigino Bruni

Economista, con una vocazione umanista, che si è sempre occupato anche di storia, etica, filosofia. Un tempo forse si sarebbe detto che è un intellettuale integrale, di quelli che amano le scorribande in ogni campo del sapere. A tratti enciclopedico, curioso, infaticabile cercatore di parole e di temi che sappiano raccontare e dare senso al nostro tempo. Si occupa di Storia del pensiero economico, di Economia e Filosofia, con un particolare profilo di interesse per l’Economia civile, sociale e di comunione. Sull’Etica di impresa propone una visione critica sfatando i miti e i paradossi della Responsabilità Sociale di Impresa. Ispiratore e fondatore della Scuola di Economia Civile, docente all’Istituto Universitario Sophia di Loppiano di Firenze, coordinatore internazionale del Progetto Economia di Comunione, editorialista di Avvenire e collaboratore della rivista Città Nuova. Conduce la trasmissione Benedetta Economia su TV2000.

Annalisa Cocco

Designer, dal 2010 coordinatrice e docente del corso di Product Design dell’Istituto Europeo di Design di Cagliari. Dopo Firenze e Milano, da circa venti anni vive e lavora a Cagliari dove sono nati importanti progetti tra design e nuovo artigianato. Disegna e produce in collaborazione con gli artigiani, oggetti in vetro borosilicato, legno, ceramiche, materiali tessili e fibre naturali. Ha partecipato a numerose mostre collettive e personali, in Italia e all’estero, i suoi progetti sono presenti su cataloghi, riviste e in rete. Ha ricevuto il Compasso d’Oro partecipando come designer e consulente tecnica organizzativa al progetto DOMO – XIX Biennale dell’Artigianato Sardo. Ha curato come Art Director eventi, installazioni e allestimenti in Sardegna – tra cui, nel 2019, la mostra sul gioco “RICREAZIONE” presso la Manifattura Tabacchi di Cagliari – a Milano, Parigi, Praga, Giappone e in Cina. Partecipa come relatore a numerosi convegni sul tema del design e dell’artigianato.

Elena Granata

Urbanista-architetto sui generis. Delle città analizza la dimensione sociale, antropica e mediale che precede e accompagna il progetto delle forme fisiche; si interessa quindi alla vita delle persone e ai comportamenti umani prima della definizione degli spazi. Si occupa di paesaggio e ambiente, di politiche di riqualificazione urbana, politiche abitative e d’integrazione sociale, di relazioni tra imprese e territorio. Perché ritiene che i luoghi concreti del vivere e i territori siano la determinante fondamentale di ogni storia economica e sociale, con la loro biodiversità, le loro ricchezze, le loro vocazioni originarie. È Professore Associato al Politecnico di Milano. Laureata in Architettura, dottore di ricerca in Pianificazione Ambientale e Territoriale, insegna Analisi della città e del Territorio e Urbanistica presso il corso di laurea in Urbanistica e di Architettura. È docente presso l’Istituto Universitario Sophia (IUS). Cofondatrice con Fiore de Lettera di I’mpossible Studio, agenzia che si occupa di branding culturale, di comunicazione sociale e cultura d’impresa. Un luogo di ricerca sui linguaggi e le forme narrative più efficaci per l’impresa contemporanea. I contenuti di ricerca su questi temi sono raccolti in planetb.it, impossiblestudio.it e cityproject.it.

Leonardo Becchetti

Economista  infaticabile. I suoi principali temi di ricerca riguardano la finanza etica, il microcredito, la responsabilità sociale di impresa ed il commercio equo e solidale. Professore ordinario di Economia Politica a Tor Vergata. È direttore del comitato tecnico scientifico di NeXt – Nuova Economia per Tutti, Presidente del Comitato scientifico del primo Festival Nazionale dell’Economia Civile, e Membro del Comitato preparatorio delle Settimane Sociali dei Cattolici Italiani. È stato membro del consiglio di presidenza della Società Italiana degli Economisti nel triennio 2011-2013, del Comitato Esecutivo di Econometica, di AICCON, presidente del Comitato Etico di Banca Etica dal 2005 al 2014 e attualmente del comitato etico di Etica sgr società leader nei fondi d’investimento etici in Italia. Coniuga la serietà dei suoi temi di ricerca con la capacità divulgativa e di rendere accessibili e popolari i temi dell’economia. Forse perché crede per davvero che l’economia abbia a che fare con la vita delle persone e con il destino delle comunità.

Vittorio Pelligra

Professore associato di politica economica all’Università di Cagliari. Coordina un gruppo di ricerca il BERG (Behavioral Economics Research Group) che riunisce ricercatori e studenti interessati all’utilizzo di queste metodologie per lo studio dei problemi di scelta. È ricercatore del CRENoS (North-South Economic Research Centre) per il quale si occupo principalmente di tematiche legate all’economia sociale e civile. Membro del comitato Scientifico della SEC-Scuola di Economia Civile, del comitato tecnico-scientifico di Next, Consulente progettuale per il Festival letterario Leggendo Metropolitano. Docente anche all’Istituto Universitario Sophia (Loppiano-Firenze) è co-fondatore di Wecoop s.r.l. e co-fondatore e responsabile delle ricerche economico-sociali di Smartlab s.r.l (spin-off dell’Università di Cagliari) due società attive dell’ambito della data science e dell‘edutainment. Scrive sul Sole 24 Ore, di giochi, economia e dei singolari comportamenti umani che rendono sempre imprevedibile la nostra cronaca quotidiana.

Fondazione Guglielmo Minervini - Maria Turtur Minervini

La Fondazione trova ispirazione nell’opera e nel pensiero di Guglielmo Minervini: la forte tensione etica e lo spirito di servizio nell’impegno pubblico, l’attenzione agli ultimi, alle giovani generazioni, agli innovatori, a quella Puglia e quel Mezzogiorno che vogliono essere artefici del proprio destino. La Fondazione Guglielmo Minervini si riconosce e promuove i valori della nonviolenza e della pace, della partecipazione e dell’innovazione sociale come strade per il cambiamento. “L’esperienza di rivolgersi a Banca etica è stata “naturale” insita nel nome stesso della banca. Avere solo 20 anni ed essere figli di una esperienza pastorale alla sequela di un vescovo morto precocemente e che solo a distanza di troppo tempo diventerà santo, chiedi di avere finanziamenti per realizzare una casa editrice “La meridiana”, come sua ultima volontà, in una delle tante città di provincia (Molfetta). Io e mio marito Guglielmo Minervini, senza le credenziali dei nostri genitori assolutamente contrari, sicuri che non ci avrebbe aiutato nessuno, siamo venuti da voi, sconosciuti, a zero di credenziali, scarsi in solidità, siamo usciti dalla banca e abbiamo realizzato che ci avevate aiutato a credere nel nostro stesso sogno. Alla morte del vescovo, Guglielmo, mio marito, diviene sindaco di Molfetta (elezione diretta). Poi nel 2005 diventa assessore regionale pugliese con più deleghe, nel governo del Presidente Niki Vendola. Più legislature. Guglielmo è conosciuto come l’assessore che ha fatto della delega alle politiche giovanili un avamposto di innovazione e creatività nell’imprenditoria giovanile. È morto nel 2016 di cancro, ma la Fondazione che guido lo rende vivo ogni giorno ancora per altro tempo.

Roberto Covolo

Classe 1978, attivista, sociologo, imprenditore sociale, policy designer. Ha lavorato per la Regione Puglia per il programma di politiche giovanili ‘Bollenti Spiriti’. Dal 2011 opera a San Vito dei Normanni (Br) promuovendo la nascita di imprese sociali attive nella valorizzazione di immobili dismessi tra cui il Laboratorio Urbano ExFadda (nato dal recupero di un’ex fabbrica vinicola dismessa) e l’azienda agroecologica XFARM. È stato assessore del Comune di Terlizzi (Ba) dove ha promosso il recupero di un vecchio mattatoio abbandonato per creare il MAT, centro sociale e culturale. È stato assessore del Comune di Brindisi dove ha promosso i programmi Palazzo Guerrieri – Laboratorio di Innovazione Urbana, Riusa Brindisi e Parchi Bene Comune.

Maurizio Pitzolu

Dopo aver conseguito la laurea in Ingegneria Civile presso l’Università degli Studi di Cagliari e un master sugli Obiettivi della Sostenibilità dell’ONU presso l’Università LUMSA di Roma ha iniziato ad occuparsi di progetti petroliferi di respiro nazionale ed internazionale per realtà aziendali quali Eni ed Edison. All’interesse progettuale per energia e fonti rinnovabili affianca la ricerca di start up innovative nel settore delle smart cities per Edison in qualità di Venture Capital presso un Fondo di Investimenti francese.

È membro del board di “The Economy of Francesco”, l’evento internazionale dedicato ai giovani economisti e imprenditori provenienti da tutto il mondo, invitati direttamente da Papa Francesco ad Assisi per avviare un processo di cambiamento globale affinché l’economia di oggi e di domani sia più giusta, inclusiva e sostenibile.

Nicola Pirina

Figlio, fratello, amico, marito e padre. Innovation strategist. Senior advisor. Dirigente d’azienda. Esperto di local development and innovation management per le economie territoriali. Profondo conoscitore delle problematiche, regionali, nazionali ed internazionali, legate al mondo delle imprese, della ricerca pubblica e privata, del trasferimento tecnologico, delle startup, della pianificazione socio-economica dei territori, del marketing territoriale, degli incubatori ed acceleratori pubblici e privati, del mondo dei capitali di rischio vocati alla creazione di nuova impresa ad alta conoscenza, della specializzazione intelligente dei territori. Specialista nei processi di policy making, nella ideazione, progettazione e gestione di politiche pubbliche integrate, nella pianificazione territoriale ed in progetti innovativi applicati ai territori.  Project leader con esperienza pluriennale su gestione di progetti complessi d’innovazione a caratura nazionale ed internazionale.Advisor per venture capital. Ha avviato diverse startup. Scrive per passione, a volte lo pubblicano. Già Direttore Generale e CEO oltreché board member in diverse realtà. Lavoratore, discendente da una dinastia di lavoratori sardi. Oggi CEO di www.kitzanos.com startup studio. Il suo motto, da sempre, è #avantitutta

Sebastiano Pirisi

Sebastiano Pirisi è nato a Nuoro quasi trent’anni fa, attualmente product e systemic designer per Studio Superfluo. Partecipa attivamente alla costruzione di comunità innovative come CoRete e Ouishare, scrive per piacere sul suo blog Nibe. In passato ha fatto parte del progetto Cantiere Barca a Torino e ha fondato con altri amici il collettivo di ricerca sistemica Sustainable Making.

Gabi Scardi

Gabi Scardi è storica dell’arte e curatrice di arte contemporanea, docente.

La sua ricerca si focalizza sulle ultime tendenze artistiche e sulle relazioni tra arte e discipline limitrofe quali fashion design, antropologia, architettura.  Si interessa di politiche culturali.

Ha curato numerosi progetti pubblici. Tra gli altri: miAbito (Francesco Bertelé, Francesca Marconi, Margherita Morgantin, Wurmkos; progetto vincitore del bando Prendi pArte! Agire e pensare creativo ideata da Direzione Generale Creatività Contemporanea) Milano 2018-2019; Claudia Losi, Dove sei? Dove abiti?, Scuola dell’Infanzia di Via Savona 30, Milano 2018; il ripristino del Teatro Continuo di Alberto Burri, Parco Sempione, Milano, 2015; Cibo che unisce, cibo che divide, Laboratorio Expo 2015, Fondazione Feltrinelli, Università degli Studi di Milano-Bicocca, Milano 2012-2015; Pratica al plurale. Milanofficine: progetti, idee, azioni, Milano, 2012; Maria Papadimitriou, Infinto fa rumore, eternità fa silenzio, Reggio Emilia, 2009; Alfredo Jaar, Questions Questions, Milano, 2008; Voyages Croisés, Milano, 2005; Initinere, Lecce, 2003.

Tra le pubblicazioni: Teatro Continuo di Alberto Burri, ed. Corraini, 2015; Paesaggio con figura: Arte, sfera pubblica, trasformazione sociale, ed. Allemandi.

Ha curato il numero X di Animot (rivista di filosofia animale – Safarà Editore) di cui è co-direttrice dal 2020.

Marianella Sclavi

Di formazione sociologa (Univ. di Trento 1968), si occupa di “Arte di Ascoltare e Gestione Creativa dei Conflitti”. Ha insegnato Etnografia Urbana al Politecnico di Milano. E' attualmente presidente di Ascolto Attivo srl, da lei fondata. Collabora dal 2005 con il Consensus Building Institute del MIT e dal 2010 con il Master su Conflict Resolution and Governance dell’Università di Amsterdam. Fra i numerosi suoi libri: “A una spanna da terra”, “La Signora va nel Bronx”, "Arte di Ascoltare e Mondi Possibili”, “Avventure Urbane. Progettare la città con gli abitanti”, “Ciao mamma, vado in Cina!”, ”La scuola e l’arte di ascoltare” con Gabriella Giornelli e “Confronto Creativo”, con Lawrence Susskind, del MIT, recentemente ri-pubblicato come e-book

Tenore Santa Maria Otzana

L’associazione culturale Tenore Santa Maria Otzana nasce nel 2006 in occasione della festa della B.V. Assunta a Ottana. Da allora conta numerosissime esibizioni in feste e sagre paesane in tutta la Sardegna. Nel 2013 incide un disco dal titolo A Otzana. Boghe: Gianmarco Serra Mesu voghe: Simone Carta Contra: Andrea Pittalis / Pierpaolo Lai Bassu: Giovanni Zedde

TENORE UNTANA VONA DI ORGOSOLO

Il Tenore “Untana Vona” nasce a Orgosolo nel 1993 dalla passione di tre amici che passavano le serate a provare i canti nelle strade del paese.
I tre giovani, Rubanu Giuseppe (basso), Crissantu Nicola (contra), Crissantu Sandro (mezza voce), decidono di fare sul serio e contattano Ziu Nicola Pira, che sentendogli cantare si accorge subito delle loro qualità canore e accetta con grande entusiasmo di partecipare al progetto.
Ziu Nicola, veterano del canto in Sardegna, aveva già ricoperto il ruolo come solista nel Tenore Mesina di Orgosolo, interpretando tantissime poesie dei più famosi poeti della Sardegna, tra cui “Barbareddu Biosa”, “Adultera (Bosa Marina)” e “S’ Isula e sa Fortuna”.
Negli anni novanta in occasione della festa del Redentore a Nuoro, Ziu Nicola venne premiato con la medaglia d’oro come miglior voce interprete della Sardegna.
Nell’ ottobre del 1993 in occasione della festa San Daniele a Orani, si decide di dare il nome Untana Vona al sodalizio, ricordando con questo nome la famosa fonte sita nel Supramonte di Orgosolo da cui nasce il fiume Cedrino.
Da allora ha inizio l’ avventura canora dei quattro, che si esibiscono con la stessa formazione per ben 23 anni, calcando i palchi di tutta la Sardegna, nei vari circoli nazionali e in vari Teatri Europei, di cui si ricorda l’ applauditissima esibizione al Teatro Mozart di Vienna.
 
Il tenore Untana Vona si è fatto apprezzare in svariate serate di beneficienza, tra cui si vuole ricordare l’ultima organizzata per i terremotati a Cascia in occasione de “Sa Paradura”.
Il tutto è coronato con l’incisione di quattro cd: “Orgolesos Intonade”, “A Sa Mamma”, “Primu Amore”, “A Sos Emigrados”.
Nel 2016 Ziu Nicola lascia il gruppo per l’ età avanzata , venendo sostituito dal giovanissimo e promettente Antonello Catgiu che si è gia fatto apprezzare in numerosissime esibizioni regionali e nazionali.
 
 

Emmanuele Curti

(Ex)Archeologo e manager culturale, dopo la formazione a Perugia, è approdato a Londra, dove ha insegnato agli University and Birkbeck College, dal 1992 al 2003, e successivamente all’Università della Basilicata fino al 2015. Si è occupato per anni di processi di acculturazione nell’antichità fra mondo greco, romano ed indigeno. Lasciata l’università si occupa ora di progetti sul ruolo della cultura come strumento di welfare, (imprese creative e culturali,  beni culturali, aree interne, turismo di comunità, ecc.). E’ stato consulente di Matera 2019, nonché socio fondatore di Lo Stato dei Luoghi. Scrive per varie testate, Vita, CheFare, AgCult, ecc.

Valentina Torrente e Valentina Porceddu

Valentina Torrente, nata a Oristano nel 1988, è un Ingegnere – Architetto, laureata in Ingegneria Edile-Architettura nel 2014, presso l’Università degli Studi di Pavia. Nel 2015 frequenta il corso post-laurea presso SOS – School of Sustainability. Al termine, inizia a collaborare con Mario Cucinella Architects, entrando a far parte della unit Ricerca e Sviluppo. Tra le attività svolte, conduce la ricerca sul Piano Nazionale di Adattamento ai Cambiamenti Climatici e sviluppato la proposta vincitrice per il Padiglione Italia alla 16. Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia, entrando successivamente a far parte del team curatoriale che lavora alla mostra. Dopo questa esperienza, ha lavorato per 2 anni nel team di Comunicazione e Marketing di MC A, occupandosi di pubblicazioni ed eventi, prima di tornare nuovamente sulla ricerca. Dal 2017 collabora anche alle attività didattiche di SOS – School of Sustainability. Valentina Porceddu, Architetto e Direttore della unit R&S di MC A, è specializzata in progettazione sostenibile integrata, frutto di una solida esperienza di ricerca a diversi livelli.

Valentina Porceddu, nata a Cagliari nel 1989, ha conseguito la laurea triennale in Scienze dell’architettura presso l’Università degli Studi di Cagliari (2011) e la laurea magistrale con lode in Architettura per il progetto sostenibile presso il Politecnico di Torino (2014). All’interno del programma di doppia laurea dell’Alta Scuola Politecnica, il suo team ha sviluppato un progetto relativo al Future Food District per EXPO 2015, frutto della collaborazione con Telecom Italia e con il MIT Senseable City Lab. La sua ricerca con lo studio torinese PAT. su LCA e LCC applicati alla riconversione di edifici industriali è stata presentata al PLEA 2016 di Los Angeles. Collabora con MCA dal 2016, a seguito del corso post-laurea presso SOS – School of Sustainability. Insieme alla unit R&S, Valentina fornisce consulenza in materia di sostenibilità su progetti e concorsi internazionali a diverse scale, oltre a supervisionare le attività di ricerca degli studenti di SOS. Hanno lavorato ad Arcipelago Italia, la proposta curatoriale per il Padiglione Italia alla 16. Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia, all’interno del team di Mario Cucinella.

Michele Ruiu

 Presidente della Rete Fainas – FAre INsieme Agricoltura Sociale.

Massimiliano Cossu

48 anni, Laureato in Finanza alla Bocconi di Milano, ha lavorato in diverse banche di investimento in qualità di trader nei mercati finanziari per poi puntare tutto sull’imprenditoria e nello specifico Portale Sardegna di cui è il fondatore e l’amministratore delegato. Portale Sardegna è un tour operator on line con sede legale a Nuoro che ha ideato e un modello di sviluppo turistico che parte dal local e che ha come epicentro la figura del Local Expdert.

Luca Bazzoli

Imprenditore sociale, da sempre orientato al bene comune e all’ibridazione tra settore profit e non profit. Per un decennio è manager di progetti di cooperazione allo sviluppo in Asia, Africa ed America Latina, poi in Italia dirige organizzazioni civiche e di innovazione sociale. Oggi è responsabile dello sviluppo territoriale, tramite la creazione di ecosistemi socio-economici sostenibili, per Ashoka Italia.

Enrica Puggioni

Enrica Puggioni (laurea in filosofia,  dottorato  e post dottorato in letteratura comparata) parallelamente all’attività di ricerca e di insegnamento nel campo della teoria della letteratura,   si è occupata della ideazione e realizzazione di produzioni multimediali per percorsi di formazione  e per la comunicazione di processi complessi, in qualità di consulente per diverse istituzioni tra le quali l’Ufficio Europeo di Brevetti di Monaco di Baviera. In Italia e in Germania si è occupata dell’ideazione, del management  e della comunicazione di  progetti/processi  culturali.  Assessore alla Cultura, Pubblica Istruzione, Sport e Politiche giovanili del Comune di Cagliari dal 2011 al 2016, attualmente lavora come free lance nel campo della progettazione e del management culturale, dell’accompagnamento alla creazione di impresa nei settori della innovazione sociale e della pianificazione strategica dei territori attraverso l’ideazione di innovativi servizi turistici, educativi, culturali e di welfare secondo modelli di sviluppo intersettoriali, multifiliera e partecipativi.

FONDAZIONE DI SARDEGNA

La Fondazione di Sardegna è persona giuridica privata senza fini di lucro, dotata di piena autonomia statutaria e gestionale ai sensi della legge 23 dicembre 1998, n°461, e del decreto legislativo 17 maggio 1999, n°153, e successive modificazioni. La Fondazione persegue finalità di interesse pubblico e di utilità sociale. In particolare, promuove lo sviluppo socio-economico della Regione Sardegna, anche assumendo partecipazioni in imprese bancarie e finanziarie operanti sul territorio. Di norma agisce entro i confini regionali ma, eccezionalmente, può estendere, la sua operatività fuori di essi e anche all’estero. Persegue i suoi scopi, nell’ambito di prestabiliti settori d’intervento, mediante l’assegnazione di contributi o finanziamenti a progetti e iniziative altrui, oppure mediante la promozione di progetti propri e proprie iniziative, anche in collaborazione con altri soggetti. Può esercitare soltanto imprese strumentali alla realizzazione degli scopi statutari, con ambito d’azione circoscritto ai settori rilevanti previsti dall’articolo 4 dello Statuto e può altresì detenere partecipazioni di controllo in enti e società che abbiano come oggetto esclusivo l’esercizio di tali imprese. Assicura il sostegno alle organizzazioni del volontariato, ai sensi dell’articolo 15 della legge 11 agosto 1991, n°266.

FONDAZIONE COSTANTINO NIVOLA ONLUS | MUSEO NIVOLA

La Fondazione Costantino Nivola nasce a Orani nel 1990 per iniziativa della Regione Sardegna, del Comune di Orani e della famiglia dell’artista (L.R. n. 35 del 31 luglio 1990 e L.R. n. 14 del 20 settembre 2006, art. 21). Nel 1991 la vedova dell’artista Ruth Guggenheim Nivola, il sindaco di Orani Tonino Rocca e Giovanni Dettori, in qualità di rappresentante della Regione Sardegna, firmano l’atto costitutivo, grazie anche all’impegno del precedente sindaco Giulio Chironi, di Antonio Silvas e di Giuseppe Bande.

Scopo della Fondazione è promuovere la conoscenza dell’opera e del messaggio di Costantino Nivola e più in generale dell’arte contemporanea, attraverso attività espositive, di ricerca e di divulgazione, sostenendo in tal modo la crescita culturale e economica della comunità locale e regionale. A tal fine la Fondazione gestisce il Museo Nivola e l’annesso parco, organizza mostre, convegni, premi e sviluppa scambi culturali con istituzioni sarde, nazionali e internazionali.

Il patrimonio della Fondazione comprende beni immobiliari e opere d’arte. I primi consistono in un esteso complesso museale sito in posizione panoramica nel territorio di Orani, comprendente un parco e 4 edifici adibiti a spazi espositivi e sociali, uffici e depositi. Le seconde costituiscono un corpus unico in Europa di sculture, dipinti, disegni, ceramiche e maquettes di Costantino Nivola, uno dei protagonisti della scultura architettonica del Novecento, nonché il più significativo artista sardo nel panorama internazionale. L’identità visiva della Fondazione è sintetizzata dal nuovo logo  donato al Museo Nivola dallo studio Paolo Bazzani. Ispirato alla grafica di metà Novecento e a un tipo di lettering sviluppato all’Olivetti, il logo richiama indirettamente due temi centrali nell’opera di Nivola, suggeriti dalla sua esperienza nella ditta di Ivrea:  l’ideale dell’interdisciplinarità e la dimensione della vita comunitaria.

VISERAS SOCIETÀ COOPERATIVA | MUSEO DELLE MASCHERE MEDITERRANEE DI MAMOIADA

Il Museo delle Maschere Mediterranee nasce con l’intento di costituire un luogo di contatto tra l’universo culturale di un piccolo paese della Sardegna interna, Mamoiada, nota in tutto il mondo per le sue maschere tradizionali – i Mamuthones e gli Issohadores – e le regioni mediterranee che, attraverso le rappresentazioni e le maschere di Carnevale, svelano una comunione di storia e cultura. In particolare il museo rivolge il suo interesse verso le forme di mascheramento nelle quali, in una grande varietà di combinazioni, ricorre l’uso di maschere facciali lignee zoomorfe e grottesche, di pelli di pecora e di montone, di campanacci ed in generale di dispositivi atti a provocare un suono frastornante. A queste maschere, proprie delle comunità dei pastori e dei contadini, si riconosceva il potere di influire sulle sorti dell’annata agraria; per questo, malgrado l’aspetto impressionante, la loro visita era attesa e gradita e occasione per farsele amiche attraverso l’offerta di cibo e bevande. A partire dalle maschere della tradizione di Mamoiada, il museo offre un’esposizione comparata di reperti provenienti dai diversi paesi del Mediterraneo evidenziandone le affinità e le vicinanze piuttosto che le difformità e le distanze.

Nel periodo compreso tra la fine degli anni Novanta e l’inizio del secondo millennio è progressivamente maturata l’idea che la cultura potesse dare un nuovo orientamento allo sviluppo del paese di Mamoiada. È in questo clima di rinnovato interesse per il patrimonio locale come risorsa per il superamento delle criticità sociali ed economiche che nasce il Museo delle Maschere Mediterranee, gestito dalla Società Cooperativa Viseras. L’attività del Museo trova la sua naturale connessione con le diverse iniziative di interesse culturale e turistico che hanno luogo a Mamoiada e nel circondario. In particolare il Museo si pone come punto di riferimento informativo ed organizzativo per la visita del territorio, per la partecipazione alle attività ed alle feste tradizionali, in primo luogo al Carnevale, e per la promozione dei prodotti alimentari e dell’artigianato locale.

DISTRETTO CULTURALE DEL NUORESE

Il Distretto Culturale del Nuorese è una rete di attrattori materiali e immateriali per valorizzare identità, tradizione e patrimonio culturale, per sostenere crescita, innovazione e creatività. DISTRETTO perché circoscrizione territoriale; CULTURALE perché l’intento dichiarato alla nascita, il 28 gennaio 2012, è stato quello di prendersi a cuore le risorse umane creative quale input virtuoso per lo sviluppo e il rinnovamento; NUORESE, infine, quale specificazione geografica che immediatamente individua i luoghi e ne suggerisce il corrispondente genius; dunque Nuoro, città capoluogo, e la ricca rappresentanza della sua provincia – Bitti, Dorgali, Mamoiada, Oliena, Oniferi, Orani, Orgosolo, Orotelli, Orune, Osidda e Sarule – a rafforzare le sfaccettature composite del suo essere.

Proprio la cultura è l’elemento che accomuna le singole realtà, la cui varietà di attitudini e conoscenze, di usi e costumi, può appunto contare su un’omogeneità di fondo tale da esprimere la vocazione distrettuale. Così, implicitamente, è stato già nel passato, come testimoniano le personalità illustri che seppero animare la Barbagia con il proprio impegno civile, politico, artistico e letterario. Il Distretto vuole che sia così ancora oggi e per il futuro, grazie a una sinergia feconda che metta in relazione istituzioni e luoghi della cultura, eccellenze artigianali e sedi espositive: ben oltre le divisioni e i particolarismi, ma nel progetto comune, condiviso e appassionante di una realtà distrettuale viva, a tutti gli effetti contemporanea.

GRUPPO DI AZIONE LOCALE BARBAGIA (GAL)

Il GAL (Gruppo di Azione Locale) Barbagia è una fondazione di partecipazione costituita nel marzo 2017, al termine di un percorso partecipativo locale. Ne fanno parte i territori dei 7 comuni di: Fonni, Mamoiada, Oliena, Orani, Orgosolo, Orotelli e Ottana, tutti ricadenti nella Comunità Montana Nuorese, Gennargentu Supramonte Barbagia. La fondazione di partecipazione GAL Barbagia è un partenariato composto da 231 soci. La sua forma giuridica garantisce il principio di “una testa un voto”: ogni socio ha lo stesso peso durante le assemblee e le elezioni degli organi, a prescindere dalla propria quota sociale. Il principio della “porta aperta” garantisce inoltre l’adesione al GAL anche in momenti successivi. Consulta la pagina documenti sociali. Il GAL non ha scopo di lucro, ma si pone come obiettivo quello di favorire lo sviluppo economico, sociale e culturale, la qualità della vita e il benessere delle comunità che lo compongono, mediante la valorizzazione delle risorse locali, in particolare quelle delle zone rurali. Il GAL attua la sua strategia di sviluppo rurale attraverso la metodologia LEADER, adottata dalla Comunità Europea da oltre 20 anni. Questa prevede un Piano di Azione (PdA) condiviso dal territorio tramite analisi, studi, progetti di sviluppo, azioni di coinvolgimento e animazione degli attori locali. In base a quanto stabilito dal suo PdA, il GAL agisce su tre principali ambiti: l’agroalimentare, l’artigianato e la cultura. In concreto, per valorizzare queste e le altre risorse locali.

FONDAZIONE TEATRO LIRICO DI CAGLIARI

Il Teatro Lirico di Cagliari è stato inaugurato nel 1993, al termine di una lunghissima stagione di lavori. Risale al 1964 il bando di concorso per la realizzazione di un edificio che sostituisse l’antico Teatro Civico, distrutto dai bombardamenti della seconda guerra mondiale nel centro storico cittadino. Approvato nel 1967 il progetto degli architetti bergamaschi Luciano Galmozzi, Pierfrancesco Ginoulhiac e Teresa Ginoulhiac Arslan, si dà il via alla costruzione della moderna struttura di 5.000 metri quadri: foyer, sala di 1650 posti distribuiti fra platea e due loggie, ampio palcoscenico e golfo mistico. Negli anni successivi all’inaugurazione vengono realizzate sale-prova, laboratori, magazzini e locali per uffici. Le ultime opere riguardano il rinnovamento del foyer, l’apertura del bookshop, del bar e del ristorante. Il Teatro Lirico di Cagliari, sede dell’omonima Fondazione, è attivo tutto l’anno con stagioni sinfonico-cameristiche, liriche e di balletto. Per la qualità e il carattere innovativo della sua programmazione, il Teatro Lirico di Cagliari ha ricevuto, nel 2001, il Premio “Franco Abbiati” (sezione “Iniziative”). Il prestigioso riconoscimento della critica musicale italiana è stato, inoltre, attribuito a Denis Krief e Marcelo Alvarez per Lucia di Lammermoor ed a Stephen Medcalf per Carmen: entrambe le opere sono state prodotte dal Teatro Lirico di Cagliari, rispettivamente nel 2000 e nel 2005.

CONFCOOPERATIVE UNIONE PROVINCIALE DI NUORO

Confcooperative Nuoro Ogliastra è l’associazione di rappresentanza, assistenza, tutela e revisione delle cooperative che operano nel territorio camerale della CCIAA di Nuoro e aderiscono alla Confcooperative. La base associativa della Confcooperative Nuoro Ogliastra è eterogenea: i principali settori rappresentati sono quello sociale (con l’assistenza alle fasce deboli e le attività di inserimento lavorativo), del turismo, della cultura, della pesca e delle filiere agroalimentari (vitivinicolo, oleario e lattiero-caseario), alcune delle quali vantano produzioni di primissimo livello nel panorama nazionale. Numeroso anche il comparto dei Servizi. Il movimento cooperativo rappresentato è dinamico ed in continua evoluzione: alcune cooperative di recente costituzione si affacciano in settori “nuovi” per il modello cooperativo locale, quali l’ICT, l’e-commerce e l’intermediazione assicurativa. L’Unione Provinciale di Nuoro Ogliastra attualmente rappresenta un sistema che conta 120 cooperative aderenti, 3.000 soci, 1.300 lavoratori ed un valore della produzione di  42 milioni di euro. Confcooperative Nuoro Ogliastra è particolarmente attiva nella costruzione di processi di sviluppo locale, mediante l’attivazione di reti territoriali (anche con imprese di tipo non cooperativo) e con il coinvolgimento delle istituzioni locali. Particolare importanza ricopre la partecipazione di Confcooperative Nuoro Ogliastra nei tavoli di confronto e concertazione con le istituzioni locali, la Camera di Commercio di Nuoro, i Gruppi di Azione Locale e Costiera, le partnership attivate con gli istituti scolastici ed in generale con tutti gli attori pubblici e privati che operano nei territori di competenza dell’Unione Provinciale di Nuoro Ogliastra.

SCUOLA DI ECONOMIA CIVILE IMPRESA SOCIALE

La Scuola di Economia Civile Impresa Sociale S.r.l. – SEC (www.scuoladieconomiacivile.it) nasce dall’incontro di studiosi, esperti d’impresa, operatori economici ed istituzioni, sensibili all’idea di un’economia al servizio della persona e attenta all’ambiente e al territorio, che hanno scelto di condividere patrimoni valoriali, esperienze di studio e vita pratica con il mondo del lavoro e con chi opera nelle organizzazioni a movente ideale, nelle imprese, nelle pubbliche amministrazioni, nel mondo delle professioni.  Tra i promotori della Scuola di Economia civile vi sono i professori Stefano Zamagni, Luigino Bruni e importanti istituzioni, quali Acli nazionali, Banca Popolare Etica, Federazione Trentina della Cooperazione, Federcasse, Economia di Comunione Spa, Istituto Universitario Sophia.

La Scuola offre una formazione di carattere economico che si distingue dai saperi ritenuti tipicamente rilevanti all’interno delle imprese e delle organizzazioni, per il taglio culturale, politico-sociale ed umanista. SEC non coltiva il sapere tecnico del management e della gestione di impresa, ma si dedica principalmente al sapere fondativo di quest’ultimo, riferendolo all’ambiente più ampio in cui l’impresa si colloca, il mercato, la società in generale, il territorio.  Gli studiosi SEC si confrontano con il mondo delle imprese e delle organizzazioni, contribuiscono alla nascita di nuove organizzazioni, determinano percorsi di innovazione, coltivando la loro conoscenza all’interno delle migliori università nazionali e internazionali. Accanto a loro un team di consulenti, esperti di impresa, formatori, rafforza il legame e la conoscenza del mondo delle imprese e delle organizzazioni. Le metodologie didattiche adottate sono svolte nel rispetto dei ruoli ma soprattutto delle persone, docenti e partecipanti sviluppano una relazione di reciprocità, scambiandosi conoscenze tacite, energie, emozioni. 

DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA CIVILE, AMBIENTALE E ARCHITETTURA (DICAAR) - UNIVERSITÀ DI CAGLIARI

Il DICAAR è l’espressione politecnica dell’Ateneo di Cagliari nel quale convergono numerose competenze multidisciplinari. La sua costituzione nasce da un progetto culturale, didattico e scientifico orientato e definito che ha come presupposto un punto di vista aperto e inclusivo.

La cultura scientifica del progetto, della pianificazione, della salvaguardia, del recupero e valorizzazione dell’ambiente, del paesaggio, dei patrimoni architettonici e storico-archeologici, dei patrimoni strutturali e infrastrutturali, del territorio e delle georisorse nell’accezione più ampia sono le finalità che il Dipartimento si propone.

CENTRE D’ART CONTEMPORAIN GENÈVE

Fondato nel 1974, il Centre d’Art Contemporain Genève è un luogo di esposizione, discussione e riflessione sull’arte contemporanea. Pioniere e istituzione di riferimento sulla scena artistica svizzera e internazionale, il Centre d’Art Contemporain Genève solleva le principali questioni del nostro tempo. Spazio di ricerca e sperimentazione, il Centro presenta a tutti i pubblici progetti ambiziosi, spesso prodotti per l’occasione, che coinvolgono tutti i campi della pratica contemporanea: installazione, musica, pittura, performance, fotografia, fotografia, scultura, danza, disegno o video arte, con un programma unico di eventi e proiezioni all’interno del suo Dynamo Cinema e della Biennale delle immagini in movimento come punto culminante.

Il programma dinamico e vivace proposto dal Centro diretto da Andrea Bellini, sotto forma di mostre temporanee e attività culturali inclusive ed educative in formati innovativi, promuove la creazione e incoraggia la partecipazione civica attiva alla cultura contemporanea. In 45 anni di attività, il Centro ha presentato più di 300 mostre di artisti nazionali e internazionali, ha partecipato alla scoperta di talenti emergenti o alla riscoperta di figure affermate, ha ospitato artisti locali in residenza e organizzato numerose attività educative e socio-artistiche.

ISTITUTO EUROPEO DI DESIGN - IED CAGLIARI

L’Istituto Europeo di Design (IED) rappresenta un riferimento internazionale di matrice totalmente italiana nel campo della formazione e della ricerca, nelle discipline del Design, della Moda, delle Arti Visive e della Comunicazione. Fondato nel 1966, lo IED è un sistema in evoluzione, un laboratorio che si propone di offrire ai giovani creativi una formazione completa, una “Cultura del Progetto” che li accompagni per tutta la vita. Proprio per questo lo IED si presenta come un centro in cui prendono forma professionalità di nuova generazione, attraverso l’offerta di corsi triennali post-diploma, corsi di specializzazione e aggiornamento, corsi di formazione avanzata e Master postlaurea.

IED Cagliari indirizza la propria offerta formativa verso lo sviluppo del Service Design orientato a nuovi settori come la sostenibilità applicata alle energie rinnovabili, la qualità della vita nelle metropoli contemporanee, le nuove tecnologie applicate ai media e alla formazione. Più in generale, l’attività didattica è volta alla nuova declinazione del concetto di Wellness esteso dalla persona alla città e al territorio.Queste aree tematiche sono le direttrici lungo le quali sviluppare famiglie di nuovi corsi formativi, che ci permetteranno di realizzare progetti sistemici con partner pubblici e privati.

Il programma dinamico e vivace proposto dal Centro diretto da Andrea Bellini, sotto forma di mostre temporanee e attività culturali inclusive ed educative in formati innovativi, promuove la creazione e incoraggia la partecipazione civica attiva alla cultura contemporanea. In 45 anni di attività, il Centro ha presentato più di 300 mostre di artisti nazionali e internazionali, ha partecipato alla scoperta di talenti emergenti o alla riscoperta di figure affermate, ha ospitato artisti locali in residenza e organizzato numerose attività educative e socio-artistiche.

RETE FA.IN.A.S.

La Rete Fainas (FAre INsieme Agricoltura Sociale) è una rete di imprese che comprende 14 imprese (agricole, agrituristiche, fattorie didattiche e sociali, cooperative di inclusione sociale, formazione, trasporti e costruzioni) che hanno deciso di unire le forze per sviluppare sistemi e azioni innovative e qualificanti volte alla vera inclusione sociale, con particolare attenzione all’agricoltura, dando alle loro produzioni quel valore etico-sociale che oggi più che mai li rende più appetibili. La comunità sociale risulta così formata: Funtan’arva di Loculi; Cooperativa sociale Entula onlus di Aritzo; Baronia verde società cooperativa sociale di Irgoli; Moreddu costruzioni e trasporti srl di Lula; Cooperativa sociale Progetto H di Macomer; Società agricola Mandaritzo di Belvì; Azienda agricola Martino Contu di Jerzu; Fattoria Michele Velari di Fonni; Gerperarci società agricola di Loceri; Fattoria didattica e sociale Sa Pretas Latas Sant’Anna di Lodè; Fattoria Demurtas di Bitti; Fattoria Gianni Sanna di Bitti; Fattoria Salvatore Sanna di Bitti; fino alla Tecnofor di Cagliari.

IED Cagliari indirizza la propria offerta formativa verso lo sviluppo del Service Design orientato a nuovi settori come la sostenibilità applicata alle energie rinnovabili, la qualità della vita nelle metropoli contemporanee, le nuove tecnologie applicate ai media e alla formazione. Più in generale, l’attività didattica è volta alla nuova declinazione del concetto di Wellness esteso dalla persona alla città e al territorio.Queste aree tematiche sono le direttrici lungo le quali sviluppare famiglie di nuovi corsi formativi, che ci permetteranno di realizzare progetti sistemici con partner pubblici e privati.

Il programma dinamico e vivace proposto dal Centro diretto da Andrea Bellini, sotto forma di mostre temporanee e attività culturali inclusive ed educative in formati innovativi, promuove la creazione e incoraggia la partecipazione civica attiva alla cultura contemporanea. In 45 anni di attività, il Centro ha presentato più di 300 mostre di artisti nazionali e internazionali, ha partecipato alla scoperta di talenti emergenti o alla riscoperta di figure affermate, ha ospitato artisti locali in residenza e organizzato numerose attività educative e socio-artistiche.

MARIO CUCINELLA ARCHITECTS

Mario Cucinella Architects è la società fondata da Mario Cucinella a Parigi nel 1992. Lo studio, che oggi ha sede a Bologna e si avvale di un team di architetti e ingegneri provenienti da vari paesi, possiede una solida esperienza nella progettazione architettonica con particolare attenzione alle tematiche energetiche ed ambientali, nel design industriale e nella ricerca tecnologica, anche attraverso collaborazioni con Istituti Universitari e programmi di ricerca banditi dalla Commissione Europea. La cura e la professionalità di MCA tocca ogni fase del processo di design, dalla progettazione architettonica fino alla progettazione del paesaggio, sostenibilità, interior design, lighting design, project management, direzione artistica. In questi anni sono stati sviluppati progetti su scale diverse come realizzazioni di edifici con varie destinazioni d’uso, ricerche tipologiche e tecnologiche, studi sulle strategie ambientali per il controllo climatico e grandi progetti urbani.

Nell’ambito della XVI Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia ha curato il Padiglione Italia dando vita al collettivo Arcipelago Italia che ha lavorato sul tema della qualità dell’architettura nelle aree interne del Paese, con un progetto studiato a Ottana per la realizzazione di una casa dei cittadini. Mario Cucinella Architects sta progressivamente ampliando la sua presenza internazionale: lo studio ha realizzato progetti in Europa, Cina, Africa Occidentale, il Medio Oriente, Australia. In tutti questi ambiti, MCA si sforza di esprimere, non solo il suo stile architettonico, ma piuttosto l’identità dei luoghi, delle persone, dei materiali e degli ambienti.

IED Cagliari indirizza la propria offerta formativa verso lo sviluppo del Service Design orientato a nuovi settori come la sostenibilità applicata alle energie rinnovabili, la qualità della vita nelle metropoli contemporanee, le nuove tecnologie applicate ai media e alla formazione. Più in generale, l’attività didattica è volta alla nuova declinazione del concetto di Wellness esteso dalla persona alla città e al territorio.Queste aree tematiche sono le direttrici lungo le quali sviluppare famiglie di nuovi corsi formativi, che ci permetteranno di realizzare progetti sistemici con partner pubblici e privati.

Il programma dinamico e vivace proposto dal Centro diretto da Andrea Bellini, sotto forma di mostre temporanee e attività culturali inclusive ed educative in formati innovativi, promuove la creazione e incoraggia la partecipazione civica attiva alla cultura contemporanea. In 45 anni di attività, il Centro ha presentato più di 300 mostre di artisti nazionali e internazionali, ha partecipato alla scoperta di talenti emergenti o alla riscoperta di figure affermate, ha ospitato artisti locali in residenza e organizzato numerose attività educative e socio-artistiche.

MARIA PAOLA ZEDDA

Maria Paola Zedda è curatrice ed esperta di danza, performance e della loro interazione con le arti visive. Ha lavorato come dramaturg e curatrice nella Compagnia Enzo Cosimi e come performer indipendente ha ottenuto importanti riconoscimenti quali la Menzione Speciale del Premio Equilibrio 2009. Co-direttrice artistica di Cagliari Capitale Italiana della Cultura 2015, dal 2011 dirige festival e manifestazioni legati ai linguaggi del contemporaneo collaborando con istituzioni quali Museo Nazionale delle Arti del XXI Secolo, Triennale Milano, Istituto Svizzero, Musei Civici di Cagliari, Hanoi Doclab – Goethe Institut.  È inoltre curatrice del programma di residenze artistiche V_AIR per il Museo MUST di Vimercate dal 2019 e co-direttrice artistica di Across Asia Film Festival dal 2013. Attualmente è impegnata nella curatela dell’esposizione Dance as a Visual Matter per la Fondazione Palazzo Magnani di Reggio Emilia, e nei progetti curatoriali CAMPOSUD, dedicato all’eredità del pensiero di Antonio Gramsci nello scenario artistico contemporaneo, Le Alleanze dei Corpi (DiDstudio), Abitare Connessioni, progetto vincitore del bando della DGCC del Ministero della Cultura. Nel 2019 pubblica per Editoria & Spettacolo la monografia su Enzo Cosimi dal titolo Enzo Cosimi. Una conversazione quasi angelica nell’ambito della collana Portraits a cura di Paolo Ruffini e Matteo Antonaci. Collabora all’archivio digitale della performance Sciami dell’Università di Roma La Sapienza, curato da Valentina Valentini. Codirige insieme a Chiara Pirri Valentini la redazione di Arti Performative della riviste Artribune, per cui scrive di danza, teatro e arti visive. Scrive per Anjmot, rivista di filosofia patrocinata dall’Università di Torino, Alfabeta e Antinomie.

Nell’ambito della XVI Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia ha curato il Padiglione Italia dando vita al collettivo Arcipelago Italia che ha lavorato sul tema della qualità dell’architettura nelle aree interne del Paese, con un progetto studiato a Ottana per la realizzazione di una casa dei cittadini. Mario Cucinella Architects sta progressivamente ampliando la sua presenza internazionale: lo studio ha realizzato progetti in Europa, Cina, Africa Occidentale, il Medio Oriente, Australia. In tutti questi ambiti, MCA si sforza di esprimere, non solo il suo stile architettonico, ma piuttosto l’identità dei luoghi, delle persone, dei materiali e degli ambienti.

IED Cagliari indirizza la propria offerta formativa verso lo sviluppo del Service Design orientato a nuovi settori come la sostenibilità applicata alle energie rinnovabili, la qualità della vita nelle metropoli contemporanee, le nuove tecnologie applicate ai media e alla formazione. Più in generale, l’attività didattica è volta alla nuova declinazione del concetto di Wellness esteso dalla persona alla città e al territorio.Queste aree tematiche sono le direttrici lungo le quali sviluppare famiglie di nuovi corsi formativi, che ci permetteranno di realizzare progetti sistemici con partner pubblici e privati.

Il programma dinamico e vivace proposto dal Centro diretto da Andrea Bellini, sotto forma di mostre temporanee e attività culturali inclusive ed educative in formati innovativi, promuove la creazione e incoraggia la partecipazione civica attiva alla cultura contemporanea. In 45 anni di attività, il Centro ha presentato più di 300 mostre di artisti nazionali e internazionali, ha partecipato alla scoperta di talenti emergenti o alla riscoperta di figure affermate, ha ospitato artisti locali in residenza e organizzato numerose attività educative e socio-artistiche.

CRISTIAN CHIRONI

Artista italiano multidisciplinare (Nuoro, 1974) è cresciuto in Sardegna a Orani, in provincia di Nuoro. Ha studiato all’Accademia di Belle Arti di Bologna. Utilizza diversi linguaggi, tra cui la performance, la fotografia, il video, il disegno, creando spesso una sorta di interazione tra di loro. Ha lavorato su performance e installazioni site specific, cercando sempre l’interazione con il contesto, sia umano (pubblico) che ambientale (spazio). La sua ricerca mira a mettere in relazione immagine e immaginazione, fatto e finzione, memoria e modernità, conflitto e integrazione, materiale e immateriale. Ha esposto in diversi spazi per le arti sia in Italia che all’estero.

Da anni conduce una ricerca sull’abitare che indaga performativamente con un attraversamento di carattere artistico e biografico che da Orani, paese natale di Costantino Nivola, lo ha condotto a Chandigar in una relazione corporea e concettuale con  l’architettura di Le Corbusier.

Nell’ambito della XVI Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia ha curato il Padiglione Italia dando vita al collettivo Arcipelago Italia che ha lavorato sul tema della qualità dell’architettura nelle aree interne del Paese, con un progetto studiato a Ottana per la realizzazione di una casa dei cittadini. Mario Cucinella Architects sta progressivamente ampliando la sua presenza internazionale: lo studio ha realizzato progetti in Europa, Cina, Africa Occidentale, il Medio Oriente, Australia. In tutti questi ambiti, MCA si sforza di esprimere, non solo il suo stile architettonico, ma piuttosto l’identità dei luoghi, delle persone, dei materiali e degli ambienti.

IED Cagliari indirizza la propria offerta formativa verso lo sviluppo del Service Design orientato a nuovi settori come la sostenibilità applicata alle energie rinnovabili, la qualità della vita nelle metropoli contemporanee, le nuove tecnologie applicate ai media e alla formazione. Più in generale, l’attività didattica è volta alla nuova declinazione del concetto di Wellness esteso dalla persona alla città e al territorio.Queste aree tematiche sono le direttrici lungo le quali sviluppare famiglie di nuovi corsi formativi, che ci permetteranno di realizzare progetti sistemici con partner pubblici e privati.

Il programma dinamico e vivace proposto dal Centro diretto da Andrea Bellini, sotto forma di mostre temporanee e attività culturali inclusive ed educative in formati innovativi, promuove la creazione e incoraggia la partecipazione civica attiva alla cultura contemporanea. In 45 anni di attività, il Centro ha presentato più di 300 mostre di artisti nazionali e internazionali, ha partecipato alla scoperta di talenti emergenti o alla riscoperta di figure affermate, ha ospitato artisti locali in residenza e organizzato numerose attività educative e socio-artistiche.

CLAUDIA LOSI

Artista italiana (nata nel 1971, vive e lavora in Italia), utilizza i media come l’artigianato, il cucito e il ricamo, oltre a quelli più tradizionali come fotografia, video e performance. In viaggio per il mondo e i suoi paesaggi, Claudia Losi produce opere d’arte cartografiche. Indaga il più piccolo dettaglio di un ambiente naturale come i licheni, o il più grande mammifero vivente, il balena. Creando e reinventando nuove mitologie, Claudia Losi mescola il reale e il reale, immaginario, ecologia e poesia in opere che raccontano la storia del mondo, la sua complessità e bellezza. Il suo lavoro, essendo partecipativo, cerca di collegare l’Arte al mondo e ai suoi abitanti dando vita a una forma di una protesta. Sarà invitata a lavorare sul baco da seta, e sulla relazione che a partire da questo animale piccolissimo si genera nel mondo, attivando così la comunità di donne tessitrici di Orgosolo e a intessere con loro non solo trame tessili, ma narrazioni, favole,  rinsaldando attraverso la pratica del tessere metonimicamente la comunità.

Da anni conduce una ricerca sull’abitare che indaga performativamente con un attraversamento di carattere artistico e biografico che da Orani, paese natale di Costantino Nivola, lo ha condotto a Chandigar in una relazione corporea e concettuale con  l’architettura di Le Corbusier.

Nell’ambito della XVI Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia ha curato il Padiglione Italia dando vita al collettivo Arcipelago Italia che ha lavorato sul tema della qualità dell’architettura nelle aree interne del Paese, con un progetto studiato a Ottana per la realizzazione di una casa dei cittadini. Mario Cucinella Architects sta progressivamente ampliando la sua presenza internazionale: lo studio ha realizzato progetti in Europa, Cina, Africa Occidentale, il Medio Oriente, Australia. In tutti questi ambiti, MCA si sforza di esprimere, non solo il suo stile architettonico, ma piuttosto l’identità dei luoghi, delle persone, dei materiali e degli ambienti.

IED Cagliari indirizza la propria offerta formativa verso lo sviluppo del Service Design orientato a nuovi settori come la sostenibilità applicata alle energie rinnovabili, la qualità della vita nelle metropoli contemporanee, le nuove tecnologie applicate ai media e alla formazione. Più in generale, l’attività didattica è volta alla nuova declinazione del concetto di Wellness esteso dalla persona alla città e al territorio.Queste aree tematiche sono le direttrici lungo le quali sviluppare famiglie di nuovi corsi formativi, che ci permetteranno di realizzare progetti sistemici con partner pubblici e privati.

Il programma dinamico e vivace proposto dal Centro diretto da Andrea Bellini, sotto forma di mostre temporanee e attività culturali inclusive ed educative in formati innovativi, promuove la creazione e incoraggia la partecipazione civica attiva alla cultura contemporanea. In 45 anni di attività, il Centro ha presentato più di 300 mostre di artisti nazionali e internazionali, ha partecipato alla scoperta di talenti emergenti o alla riscoperta di figure affermate, ha ospitato artisti locali in residenza e organizzato numerose attività educative e socio-artistiche.

ANDRECO

Andreco unisce una formazione scientifica, dottorato in Ingegneria Ambientale, collaborazioni post dottorato con Università di Bologna e Columbia University di New York sulla gestione sostenibile delle risorse in diverse condizioni climatiche, con un percorso artistico che investiga i rapporti tra spazio urbano e paesaggio naturale, tra uomo e ambiente, realizzando progetti che vanno a comporre un’unica ricerca multidisciplinare. Tra questi “Climate” progetto tra arte e scienza sulle cause e le conseguenze dei Cambiamenti Climatici. Andreco utilizza un linguaggio di sintesi, simbolico e concettuale, servendosi di diverse tecniche di rappresentazione: installazioni, performance, video, pittura murale, scultura e progetti d’arte pubblica. Partecipa a mostre e festival a livello internazionale. Vincitore del Premio Speciale del “Talent Prize 2017” al Museo Macro di Roma e, nel 2016, Vincitore di Jazzi, il concorso di idee per la rigenerazione rurale. Ispirato alle idee del geografo Elisée Reclus, nel suo lavoro indaga l’ambivalenza e la contrapposizione tra confine naturale e confine politico, attraverso la riscrittura performativa e partecipativa delle definizioni che assume, segnando il paesaggio con delle non-bandiere, che non hanno una natura identitaria e che si mettono a servizio del paesaggio, disegnando, proseguendone armonicamente le linee.

ENZO COSIMI

È uno dei coreografi e registi più autorevoli della coreografia contemporanea italiana e ha realizzato, negli anni oltre 60 creazioni. Coreografo ospite del Teatro Alla Scala di Milano e del Teatro Comunale di Firenze, firma con la sua Compagnia produzioni per i più prestigiosi festival e teatri internazionali, in Europa e Stati Uniti, Perù, Australia, India, Giappone. Collabora con artisti dell’eccellenza italiana e internazionale, tra i quali Miuccia Prada, Luigi Veronesi, Richie Hawtin, Aldo Tilocca, Louis Bacalov, Aldo Busi, Daniela Dal Cin, Antonio Marras, Robert Lippok e Fabrizio Plessi con il quale crea Sciame, primo lavoro di video danza italiano. Nel 2006 firma la regia e la coreografia della Cerimonia di apertura dei XX Giochi Olimpici Invernali di Torino 2006, protagonista l’étoile Roberto Bolle. Tra le sue produzioni, Sopra di me il diluvio, presentato alla Biennale di Venezia nel 2014 che ottiene il Premio Danza&Danza 2014 come Migliore Produzione Italiana dell’Anno e il Premio Tersicore 2015 a Paola Lattanzi come Migliore interprete contemporaneo. Nel 2019 realizza sempre con il Festival Romaeuropa un progetto formativo/performativo in collaborazione con l’Accademia Nazionale di Danza, l’Accademia Silvio d’Amico e l’Accademia di Belle Arti. Nel 2018, riceve il premio nazionale della critica ANCT. Nel 2019 è stato pubblicato un libro monografico intitolato “Enzo Cosimi, una conversazione quasi angelica – 10 oggetti per uso domestico” a cura di Maria Paola Zedda e pubblicato da Edizioni Editoria e Spettacolo nella collana curata da Paolo Ruffini e Matteo Antonaci.

MARA OSCAR CASSIANI

Artista wifi based che lavora nell’ambito della performance, della coreografia e media digitali. La sua ricerca è incentrata nella creazione di un’iconografia contemporanea in cui nuovi linguaggi e rituali vengono mutuati dal mondo di Internet, dalla brutalità del capitalismo e la società del Desiderio. Il rapporto che intrattiene col pubblico, in una dimensione espansa -sia live che mediata- viene esplorato proprio attraverso questi immaginari visivi, sollecitando la sua consapevolezza della discontinuità tra media streaming e la coscienza degli utenti. Attiva sia in Italia che all’estero, nel 2012 Premio Speciale Arte Laguna Venezia per la performance UNO su UNO, nel 2016 ha preso parte alla 16a Quadriennale d’Arte di Roma, “Altri Tempi, Altri Miti”. Nel 2019 viene insignita del premio Digital Award di Roma Europa Festival.

CARLOS AMORALES

Carlos Amorales (Città del Messico, 1970) vive e lavora in Messico. È un artista multidisciplinare che ha studiato alla Gerrit Rietveld Academy e alla Rijksakademie di Amsterdam. Amorales lavora in una varietà di media, inclusi video, animazione, pittura, disegno, scultura e performance. Gran parte del suo lavoro esplora i limiti del linguaggio e dei sistemi di traduzione per avventurarsi nel campo della sperimentazione culturale. Usa la produzione grafica come strumento per sviluppare strutture linguistiche e modelli di lavoro alternativi che consentono nuove forme di interpretazione e favoriscono la collettività. Nei suoi progetti, Amorales esamina i processi di costruzione dell’identità, propone una costante rivisitazione delle forme presenti nel suo lavoro e provoca uno scontro tra arte e cultura pop. Dal 2008 Amorales è tutor presso la Rijksakademie van BeeldenKunsten di Amsterdam e membro dell’istituzione messicana National System of Art Creators.Tra le altre collezioni pubbliche, i suoi lavori sono conservati alla Tate Modern di Londra, al Museum of Modern Art di New York, alla Daros-Latinoamerica di Zurigo, al Walker Art Center di Minneapolis, al Museum Boijmaans van Beunigen di Rotterdam e alla Fundación/Colección Jumex in Messico.

eVenti Verticali

Nata nel 2006 da un’idea di Andrea e Luca Piallini, l’associazione ha realizzato corsi e spettacoli in giro per il mondo promuovendo il Teatro Verticale quale linguaggio originale, distintivo e multidisciplinare. Lo spazio verticale diventa una sorta di pavimento su cui i performer, retti da imbraghi ed appesi ad una fune, danzano, saltano, corrono, recitano,… servendosi della parete come piano ortogonale di lavoro.

Il Teatro Verticale è inteso quale linguaggio che si serve di diverse forme artistiche che vanno dal teatro al circo, dalla grafica all’acrobatica, dalla danza alla musica, dalla visual comedy alle nuove tecnologie; discipline che proiettano i loro saperi su inusuali e sorprendenti luoghi teatrali che sono torri, facciate, campanili, mura, falesie, alberi e grandi spazi aperti.  L’idea di spostare l’attenzione sul piano verticale viene a Danzica nel 2003 durante uno spettacolo con una discesa su fune da una finestra.

Associazione Atzeni

Il primo nucleo dell’associazione Atzeni si è costituito nel 1975 quando colui che tutti riconoscono essere il mamuthone per eccellenza, Costantino Atzeni, con alcuni amici decide di dar vita ad un suo gruppo di Mamuthones ed Issohadores, il gruppo Atzeni. Oltre ad un numerosissimo gruppo di Mamuthones ed Issohadores, ha un proprio gruppo di ballo e una sezione dedicata ai bambini che fin da piccoli apprendono i segreti per poter partecipare alla sfilata rituale.  L’associazione Atzeni ha fra le proprie finalità la valorizzazione, lo studio e la promozione del paese di Mamoiada, del proprio patrimonio folclorico e delle sue tradizioni popolari e, per tal motivo, oltre alle attività di conservazione e diffusione di tutto ciò che riguarda i Mamuthones e gli Issohadores, si impegna in pubblicazioni e ricerche che costituiscono un arricchimento del già consistente patrimonio culturale e tradizionale del paese. Ha partecipato a importanti manifestazioni ed eventi anche a livello internazionale (Santa Tecla – Tarragona, 2007, Terra Madre – Torino, 2008, Brave Festival –  Wroclaw, 2011), è stata ospite di numerosi carnevali europei (Freiburg, Rottemburg, Praga) e collabora con Comune, associazioni e comitati paesani per l’organizzazione di tutti gli eventi tradizionali e culturali, quali Sant’Antonio, Carnevale e Tappas in Mamujada. Dal 2012 aderisce all’evento globale 100 Thousand Poets for Change ed è ideatrice ed organizzatrice di Archeomusicando.

Associazione Turistica Pro Loco Mamoiada

Operante a Mamoiada sin dagli anni ’50 con l’organizzazione di feste e manifestazioni sportive e con la valorizzazione delle figure del Carnevale Mamoiadino, i Mamuthones e gli Issohadores, si costituì formalmente a metà degli anni ’70. Negli anni l’Associazione ha continuato a svolgere tali attività, estendendole ad altre iniziative culturali e sociali di maggior rilievo. L’Associazione partecipa attivamente alla vita sociale del paese, unitamente alle Istituzioni locali (Comune, Museo delle Maschere, Scuole), agli organismi di volontariato e ai Comitati delle varie Feste paesane, per il conseguimento di obiettivi comuni, coinvolgendo  le Scuole, sulla base di specifici progetti, quali laboratori di vario genere, e  occupandosi di conservare la memoria degli anziani con interviste e corsi.  In particolare nel 2008 è iniziata una collaborazione con l’UNPLI (Unione Nazionale Pro Loco d’Italia), con un progetto dal titolo “S.O.S. PATRIMONIO CULTURALE IMMATERIALE” che si è concluso nel febbraio 2009 con la presentazione del testo “Guida alle Pro Loco d’Italia” a Ladispoli (RM). Inoltre, l’associazione ha partecipato a diverse manifestazioni e convegni a livello internazionale.Un impegno particolare ha sempre rappresentato l’organizzazione del Carnevale Mamoiadino, definito da molti una tra le feste popolari, più antiche e ricche di folklore della Sardegna.

Associazione Armonicamente - Coro Femminile Bussalai

Associazione di promozione sociale, che conta ad oggi 31 associate, “Armonicaente” si dedica allo studio e all’esecuzione di musiche polifoniche, all’approfondimento in forma collettiva e alla diffusione della musica corale polifonica sia sacra sia profana d’ogni epoca e stile, con particolare attenzione alle tradizioni popolari, linguistiche e musicali della Sardegna. In seno all’associazione, pertanto, matura il “Coro femminile di Orani” che si pone l’obiettivo di organizzare attività di promozione sociale, attività culturali e musicali quali corsi, concerti, manifestazioni e, in un’ottica di crescita, anche pubblicazioni di testi e di prodotti editoriali e/o discografici. In questo contesto l’associazione promuove tutte le attività che possano contribuire a cementare l’amicizia fra le socie, anche attraverso la collaborazione con il Comune di Orani e tutte le altre varie realtà sociali presenti sul territorio e favorire scambi artistico culturali con altre associazioni e/o istituzioni esistenti nel mondo. Sono numerose le partecipazioni festival, rassegne e concerti.

Peppino Zichi

Peppino Zichi dal 1965 ha sempre svolto l’attività di falegname,intaglio di manufatti quali cassapanche e maschere Tradizionali. Ideatore e fondatore del gruppo tradizionale ” su bundhu , dal 1970 ha collaborato con I.S.O.L.A . Ha partecipato a diverse mostre in ambito europeo e viene citato in diverse riviste e libri.

Paolo Lai

Paolo lai, artigiano di Ottana, ha iniziato a fare  le maschere tradizionali dei boes, merdules e filonzana da ormai 15 anni. Da sempre incuriosito nel saper fare le maschere, ha  scoperto la sua passione. Inizialmente sapeva che questa tradizione non gli era stata tramandata fin quando non ha scoperto che suo bisnonno (Giuseppe Carta) noto ‘Tziu Pintacorroso’ faceva le maschere.  Le sue maschere vengono fatte con il pero selvatico (pirastru) ma in alternativa si possono anche fare con altri tipi di legno come l’ontano (s’alinu) che piú o meno ha le stesse caratteristiche del legno che si usa principalmente.

Francesco Modolo - Sartoria Modolo

Francesco Modolo prosegue la prestigiosa attività dalle Sartoria Modolo famosa per essersi soffermata sulle fasi della lavorazione del velluto che concorrono alla realizzazione del tipico abito ispirato alla foggia classica indossata tradizionalmente dal pastore barbaricino: la presa delle misure, la scelta del tessuto, la tracciatura e il taglio delle sagome, il lavoro di imbastitura e cucito, la rifinitura finale. Il velluto da sempre veste i pastori sardi. Gli estimatori della tradizione e dello stile etnico rivisitato in chiave chic considerano un riferimento imprescindibile la Sartoria Modolo a Orani, non solo in Sardegna ma anche a livello nazionale e oltreconfine. I Allargando le vedute la sartoria ha scelto di creare una linea femminile che ha incontrato il favore positivo del mondo della moda ed i suoi capi oramai sfilano in passerella superando i confini dell’Italia e dell’Europa, per arrivare fino al lontano Giappone. La Sartoria Modolo organizza sfilate nello splendido scenario del Monte Gonare, nel cuore della Sardegna, in collaborazione con le migliori sartorie dell’isola, in una passerella allestita a oltre mille metri di altitudine, da dove è possibile ammirare i due mari della Sardegna. Sartoria Modolo a Orani è prevalentemente a conduzione familiare: Paolo è assistito dal figlio Francesco e dal nipote Salvatore che ne perpetuano la tradizione. Il laboratorio rivolge le proprie creazioni non solo ai clienti isolani ma anche al mercato nazionale ed internazionale. La creazione più ambita è l’abito tradizionale tipico dei pastori sardi realizzato con il velluto o l’orbace, tessuto ottenuto con metodo artigianale filando la lana di pecora sarda per ottenere particolari caratteristiche di resistenza e impermeabilità. La produzione dell’atelier abbraccia un ampio ventaglio di creazioni sartoriali che includono abiti dal look contemporaneo per lui e per lei.

Maschere Mameli

Gli artigiani Ruggero e Daniele Mameli riproducono le maschere dei Mamuthones e degli Issohadores rispettando la tradizione: leggere, indossabili, tinte di nero, con le sopracciglia aggrottate e la bocca contratta in una smorfia di dolore. Dagli anni ’70 fanno questo lavoro e le loro maschere non denotano soltanto precisione e buona manualità, ma anche gusto artistico, conferendo a questi oggetti il pregio del pezzo unico, totalmente realizzato a mano. Per l’esecuzione di questi manufatti, usano diverse qualità di legno: pero selvatico, fico, ontano, leccio, castagno, ciliegio e vari altri legni pregiati, in modo da rispondere alle esigenze e ai gusti del richiedente, nel più rigoroso rispetto della tradizione. La maschera da indossare deve essere leggera e facilmente modellabile, mentre quella decorativa, da appendere alla parete, può essere più pesante e generalmente viene realizzata con legni più pregiati, data la finalità espositiva. Nel laboratorio dei Mameli si trovano maschere di tutti i tipi. Varia la qualità del legno, come pure la pesantezza, il colore, la rifinitura, ma tutte sono eseguite nell’assoluto rispetto della tradizione locale, replicando gli stessi motivi utilizzati dai progenitori che a loro volta ripetevano modelli provenienti da generazioni lontane. Nel rispetto di questi modelli viene riprodotta la maschera da mamuthone come si usava circa due secoli addietro. Per tutelare la provenienza e l’autenticità,le maschere di Ruggero Mameli sono tutte contrassegnate da un marchio a fuoco con la scritta “MAMUTHONES-MAMELI-MAMOIADA”.

Associazione culturale Mèskes

Méskes è un’impresa turistica tutta al femminile nata a Mamoiada e attiva su tutto il territorio sardo, in particolare nel Centro Sardegna. I servizi comprendono visite guidate, escursioni, didattica, organizzazione di incontri e conferenze, progettazione di tour personalizzati. Il visitatore potrà scoprire siti archeologici e di interesse culturale, gustare specialità tipiche direttamente da chi le produce, immergersi nella natura selvaggia.

Le offerte di Méskes si inseriscono nel ramo del turismo esperienziale perché consentono agli ospiti di entrare in contatto diretto con la comunità locale, e di essere protagonisti, non spettatori, della visita.

Gonario Denti

Gonario Denti, nato a Ottana 55 anni fa, sin da piccolo ha appreso l’antica arte dai suoi avi: la lavorazione del legno nella fattispecie pero selvatico per la creazione di vere opere d’arte, le caratzas dei Boes e Merdules, maschere lavorate e intarsiate esclusivamente a mano e rappresentanti fattezze umane e animalesche. Inoltre, si diletta a realizzare sempre col legno opere artigianali quali cofanetti e cassapanche intarsiate a mano e a restaurare mobili antichi.

Gruppo folk di Orani

L’associazione gruppo folk Orani nasce nel 1974 con la formazione del gruppo dei bambini, per poi completarsi l’anno seguente con quello degli adulti rimanendo attivi per circa 10/12 anni.Dopo un breve periodo di assenza, nel 1991, avviene la rifondazione dell’associazione da parte di alcuni componenti del vecchio gruppo dei bambini con l’obiettivo di Tutelare e tramandare le tradizioni popolari del ballo e del costume. Sul palco si esibiscono 6/7 coppie, aprendo i balli con sa presentada,(nella coreografia di questo ballo i ballerini si muovono formando le lettere che compongono il nome ORANI), su ballu tundu, su passu torrau, su coi longu o dillu, su ballu tzoppu. Ognuno dei componenti possiede il proprio costume, mentre all’associazione appartengono due visintros, costumi tradizionali femminili, e sas peddes, che caratterizzano il costume maschile, ereditati dal vecchio gruppo, a disposizione di tutti i ballerini.Il gruppo ha avuto sempre suonatori locali, che tramandano la tradizione, insegnando a nuovi ragazzi a suonare l’organetto.Il gruppo partecipa alle varie manifestazioni regionali e nazionali. Sono stati invitati anche in Germania.

Gruppo Maschere Su Bundhu Orani

Dopo accurati studi, l’associazione ha riscoperto la maschera antropo bovina de Su Bundhu, il personaggio principale del carnevale tradizionale di Orani che rappresenta il Dio del vento. Realizzata interamente in sughero, nella versione riconosciuta come tradizionale l’area facciale e il naso sono tinte in rosso sanguigno mentre baffi, mento e corna sono di color bianco e in una rivisitazione più recente è possibile trovarla in sughero naturale.Su bundhu indossa l’antico abbigliamento tipico usato prima dai pastori: un lungo e pesante cappotto invernale o un ampio sacco d’orbace (de vresi), sotto il quale  indossa la camicia e, spesso un gilet chiamato su gropete, pantaloni di velluto e gambali di cuoio e impugna su trivutzu, uno strumento da lavoro derivante dalla tradizione agricola. L’Associazione ha iniziato a fare sfilate nei primi anni 90 portando la tradizione anche all estero in paesi come la Danimarca,la Corsica, la Slovenia oltre che in varie regioni italiana. La messa in scena prevede un corteo di numerosi Bundhos che impugnano i forconi e tengono in mano sos mojos (contenitori di sughero). Viene rappresentato il rito della semina e lo spettacolo è incentrato soprattutto su gran voci che secondo le testimonianze degli anziani potevano essere sentite in modo particolare in quelle notti in cui si scatenavano violenti temporali e terribili bufere di vento. Altro personaggio del carnevale oranese è “Su maimone” la maschera pazza vestita di pelli di cinghiale, di pecora, capra o vitello con la maschera in sughero simile a su “Bundu”, sulle spalle un carico di ossi legati con intestini essiccati e rappresenta il Dio dell’ acqua.

Associazione Santu Cosomo e Santu Damianu - Gruppo Folk di Mamoiada

L’Associazione nasce in tempi recenti grazie al coraggio di giovani e adulti di preservare e tramandare la cultura del ballo, in particolare del ballo tipico detto “a samamujadina” e del canto tradizionale a Hussertu.L’abbigliamento tradizionale rispecchiava la divisione in classi sociali della comunità locale, nobiles o cavalleris, vassallos e remitanos, damas e vassallas e tale differenziazione è sopravvissuta sino agli anni Cinquanta e Sessanta. Il costume tradizionale (maschile e femminile) è ora scomparso dall’uso quotidiano; sino a metà anni Sessanta alcuni vecchi e, più raramente, vecchie lo portavano quotidianamente. I costumi però si conservano gelosamente e si tramandano con orgoglio ed è rara la famiglia che non ne possiede uno. Vengono indossati nelle feste più importanti (soprattutto la Pasqua), in occasione di matrimoni e nel periodo carnevalesco. Anche sulle origini del ballo sardo si sa poco e niente. Si ritiene che possa derivare dalle cerimonie sacre preistoriche celebrate per propiziarsi una caccia abbondante o un buon raccolto e che rappresentasse non solo un divertimento, ma fosse anche l’espressione di una collettività. La testimonianza più antica è in un vaso risalente alla “cultura di Ozieri“ – circa 3000 anni A.C. – dove si documenta un tipico ballo sardo, teoria confermata non solo dall’uso delle launeddas ma anche dal legame col fuoco. La gura fondamentale eseguita dai ballerini è il cerchio in cui tutte le coppie si tengono per mano (“a manu tenta”), e dal punto di vista ritmico e melodico vi è uno stretto legame tra chi esegue la musica e chi la balla, cosa che confermerebbe l’importanza dell’unione comunitaria durante i momenti più significativi di aggregazione sociale. Pare scontato che in origine l’accompagnamento per il ballo sia stato il canto, cioè il cosiddetto canto a tenore, a hussertu.  A Mamoiada durante il ballo tutti i danzatori (balladòres) si tengono per mano, con le braccia raccolte sui propri fianchi, e procedono formando un grande cerchio che gira in senso orario. Il movimento di base è un assecondamento ritmico simile a un sussulto cui partecipa soprattutto il tronco, sul quale si innestano i vari passi, ognuno dei quali corrisponde in modo stretto al ritmo musicale, e che devono essere compiuti con compostezza. I balli di Mamoiada sono principalmente due: “Su Pàssu”, più precisamente “Passu Torràu” caratterizzato dal movimento lento e armonioso, e “Su Sàrtiu”, un movimento più allegro. Infine vi è Su Dìllu, un ballo molto più vivace.

Il melograno

Archimede studio pedagogico - animazione

Lo Studio Pedagogico Archimede fornisce un servizio educativo e formativo per bambini in età prescolare e scolare, e per adolescenti e ragazzi attraverso i seguenti servizi:recupero delle materie scolastiche ed elaborazione di un metodo di studio personalizzato, supporto individualizzato o di gruppo nello svolgimento dei compiti a casa, trattamento dei Disturbi Specifici dell’Apprendimento. Lo Studio Pedagogico Archimede utilizza metodi e materiali innovativi, informatici e non, per il trattamento di questi disturbi, e mantiene un filo diretto con gli insegnanti per avere un periodico e produttivo scambio di informazioni sulle difficoltà e sui progressi ottenuti e per programmare insieme a loro le più adatte modalità di intervento. Attraverso il laboratorio teatrale e musicale Archimede si propone di stimolare le potenzialità creative, espressive, relazionali e sociali dei bambini, che solitamente si conclude con una rappresentazione finale davanti al pubblico. Archimede Animazione è  in grado di realizzare sul luogo della festa un vero Parco Giochi Gonfiabili dotato di Scivolo, Percorso per i più piccoli, Tappeto Elastico, Maxi Scivolo, Biliardino, Jumping Ball, Macchina per lo Zucchero Filato! Fucina di idee per feste di Compleanno, Matrimoni, Feste in piazza, Sagre paesane, Fiere, Campeggi e Villaggi Vacanze, Colonie estive, Archimede Animazione può inoltre sviluppare un ricco programma di giochi e di attività concentrato nella giornata di festa. Tale programma, sempre adattato al contesto, alle fasce di età ed agli spazi a disposizione, rende i  bambini protagonisti di tanti giochi divertenti, guidati da animatori esperti e professionali. Le principali attività sono: Giochi di gruppo all’aperto o al chiuso Caccia al tesoro Giochi a squadre Trucca Bimbi Sculture di Palloncini Baby Dance Karaoke Zucchero filato.

Dalla Roccia al Gipeto Diorama del Supramonte

Il museo vanta una ricca raccolta di circa 180 opere dedicate al Supramonte di Orgosolo. Il museo si trova a Orgosolo ed è sito in Piazza Caduti in Guerra, si tratta di una collezione privata di proprietà di Umberto Graziano, ispettore della Forestale in servizio attivo a Sassari, la collezione è dato in comodato al comune di Orgosolo dal 2003 anno in cui tramite un convegno con gli organi competenti venne presentata. All’interno della collezione vi sono esemplari di mammiferi, grandi e piccoli uccelli siano passeriformi ma soprattutto i rapaci, tra l’altro è possibile ammirare l’aquila reale, il falco pellegrino, l’avvoltoio e tanto altro. A condurre il visitatore a immergersi nel mondo del Supramonte c’è Antonella Succu che con passione fa conoscere la flora e soprattutto la fauna del territorio di Orgosolo e il paese in tutti i suoi aspetti. I percorsi ideati da Antonella sono pensati per ogni fascia di età: dai bambini della scuola dell’infanzia ai ragazzi fino agli adulti per un viaggio alla scoperta della natura.

Casa Museo Tramas de Seda

Ancora oggi, retaggio di oltre 200 anni di storia Orgolese, nel suo piccolo laboratorio-museo, Maria Corda alleva il Baco da Seta, di razza “Orgosolo,  da cui, attraverso una lavorazione artigianale al telaio, ottiene  la seta necessaria per confezionare “Su Lionzu”, il copricapo tradizionale dell’abbigliamento femminile di Orgosolo. La produzione di “Su Lionzu” rappresenta, quindi, l’atto finale dell’intero ciclo di sericoltura e tessitura della seta, che vanta un passato antico, di cui Maria Corda è, oggi, l’ultima testimonianza storica. L’introduzione delle piante di Gelso bianco e dei Bachi da Seta ad Orgosolo, intorno alla fine del 1600, parrebbe dovuta ai frati gesuiti che già operavano già come bachicoltori nel vicino villaggio di Oliena. Indicazione di ciò ci perviene da Padre Antonio Bresciani in uno scritto del 1850. E da allora è nata una lunga tradizione artigiana dell’allevamento del baco che, nel tempo, si è selezionato come una specie autoctona, riconosciuta con il nome di “razza Orgosolo”, dal caratteristico colore giallo.

Associazione di Viticoltori Mamojà di Mamoiada

Mamojà è l’Associazione dei produttori e viticoltori di Mamoiada, fondata nel 2015 per valorizzare, promuovere e preservare il territorio attraverso il vino. Mamojà riunisce circa 70 viticoltori e 21 Cantine di Mamoiada che condividono la stessa filosofia produttiva incentrata sulla sostenibilità e regolamentata dalla Carta dei principi del territorio che ha la funzione di autocontrollo dei soci rispetto ai contenuti tecnici sulla coltivazione della vite e la produzione del vino, con l’obiettivo di preservarne i caratteri tradizionali e la tipicità, nonché di educazione al rispetto del territorio. In particolare si intende preservare e valorizzare il patrimonio viti- enologico tradizionale con apertura alle innovazioni che rispettano il territorio in tutte le sue qualità (ambientali, salutari, estetiche e paesaggistiche, culturali, sociali) e far conoscere al consumatore quali sono gli aspetti peculiari del territorio di Mamoiada, dei suoi vigneti e dei suoi vini. A questo fine, si sta lavorando per ottenere un marchio territoriale che serva per orientare e garantire al consumatore l’autenticità dei vini e dei prodotti del territorio.

Associazione di Viticoltori Vignaioli in Mamoiada

La nuova associazione “Vignaioli in Mamoiada” nasce nel gennaio 2021 con l’obiettivo principale ldi promuovere lo sviluppo socio-economico del territorio di Mamoiada, attraverso il vino e la viticoltura, in collaborazione con tutte le associazioni, gli enti e le istituzioni del paese. Il raggiungimento di questo obiettivo passa per un’agricoltura sostenibile, attenta e rispettosa del suolo, delle piante e della salute dell’uomo. All’interno del gruppo ogni produttore è indipendente e libero di produrre il vino che meglio rappresenti la sua idea produttiva e la sua filosofia aziendale. L’associazione riunisce 7 produttori.

Crida

Crida è il laboratorio artigianale di candele a Mamoiada: qui la cera prende forma di candele uniche fatte interamente a mano da Elisa Puggioni che utilizza la tecnica delle stratificazione a cera, cui segue l’incisione. L’artigiana organizza anche suggestivi laboratori nei quali poter scoprire il processo di lavorazione che porta alla creazione di candele uniche capaci di coniugare tradizione e innovazione.

Giocobimbo

Nasce 10 anni fa su iniziativa di Elisa Puggioni che nel tempo ha coinvolto la collega Sandra Dessolis nella organizzazione di attività di intrattenimento per bambini che comprendono le più classiche attività di animazione ma anche originali laboratori creativi che mettono al centro i saperi artigianali.

Coro Monte Gonare di Orani

l coro Monte Gonare è un gruppo corale maschile fondato nell’anno 2002, grazie alla passione di alcuni giovani del paese di Orani per i canti tradizionali e popolari della Sardegna, con lo scopo di promuovere le attività di aggregazione sociale, stimolando l’interesse della collettività verso la cultura tradizionale sarda e le tradizioni storico-culturali Oranesi. Il coro inizia quindi la sua carriera attraverso lo studio e l’interpretazione dei più conosciuti brani tradizionali cantati in Sardegna, portando nel contempo avanti un progetto di ricerca  volto a valorizzare l’ingente patrimonio di poesie composte da poeti di Orani. Grazie al prezioso e instancabile lavoro del Maestro di canto Mauro Lisei, alcune di queste poesie sono state adeguate al canto e musicate. Particolare importanza nell’attività del Coro rivestono le esibizioni durante le cerimonie nuziali, nelle quali viene eseguito un repertorio di brani sacro-tradizionali che accompagnano i diversi momenti della funzione religiosa. Il coro accompagna gli sposi anche nelle altre tappe del giorno del matrimonio, dando risalto e carica emotiva ai momenti più importanti della giornata.

Associazione Culturale Sos Merdules Bezzos de Otzana

Nel lontano 1973, su iniziativa di alcuni amici, si è formato di un gruppo di Merdules con l’intento di valorizzare e promuovere le tradizioni legate al carnevale. In seguito il 27 Gennaio 1999 viene ufficialmente fondata l’associazione culturale “Sos Merdules Bezzos de Otzana” che, grazie alla volontà dei promotori del gruppo storico, ormai divenuti “vecchi”, si propone di coinvolgere in modo attivo i giovani paesani tramandando loro non solo le conoscenze carnevalesche, ricevute dai loro avi, ma anche la volontà e l’entusiasmo di diffondere in tutto il mondo la cultura e tradizione del  carnevale. Si è passati così, col trascorrere degli anni, da una dozzina di componenti, che formavano il gruppo storico, a circa 50 soci che compongono oggi l’associazione.

Associazione Culturale Boes e Merdules - Ottana

Su iniziativa di alcuni cittadini nel 1973 si è costituito a Ottana un gruppo con l’intento di valorizzare le tradizioni popolari carnevalesche. Successivamente è stata fondata l’Associazione Culturale denominata “Gruppo BOES E MERDULES“ con sede a Ottana in via Emilio Lussu, 16. L’Associazione intende essere un centro propulsore e organizzatore di varie iniziative di carattere culturale e sociale e si impegna con altre Associazioni, Enti, Amministrazione Comunale e soggetti nella gestione delle stesse.

Unica Radio

Unica Radio, radio degli studenti dell’Università di Cagliari che a parte del network delle radio universitarie italiane dell’associazione RadUni, nonché delle radio giovanili dell’Agenzia Giovani, è figlia di un progetto universitario nato nel 2007. L’emittente è una realtà che coinvolge gli studenti e il territorio con partecipazione sociale, raccontando la città che cambia attraverso le diverse collaborazioni. Unica Radio si propone di promuovere la cultura, gli eventi e l’informazione locale. Porta avanti le passioni degli studenti, ne valorizza le attitudini ed evidenzia le innovazioni del presente. Unica Radio si caratterizza come una emittente sociale: sfrutta la rete e la tecnologia per comunicare con il territorio.

Mariantonietta Bosu

Suona l’organetto e s’affuente dall’età di dieci anni. Inizio a studiare questo genere di musica con un suonatore di Ottana per poi proseguire da sola. Giunta all’età di 25 anni la passione per le tradizioni si è fatta sempre più forte. S’affuente è un piatto in ottone, lavorato a sbalzo con elementi decorativi e iscrizioni in rilievo, databile tra la fine del XV secolo e la prima metà del XVI.  Custodito ancora oggi in diverse chiese, S’Affuente conserva a Ottana la sua funzione originaria legata al culto. Veniva impiegato in passato come elemosiniere per la raccolta delle offerte dei fedeli e tutt’oggi viene ancora utilizzato durante alcuni riti della Settimana Santa. Parallelamente a questo uso rituale, S’Affuente diviene strumento musicale in occasione del carnevale. Tenuto in posizione verticale e percosso ritmicamente con una chiave metallica, scandisce i passi dell’omonimo ballo, Su ballu de S’Affuente.